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venerdì 8 gennaio 2016

Niente bus da Assisi, niente tratte per il Giubileo: a Gubbio rischia di restare un'altra occasione persa...

Ad oggi è impossibile arrivare direttamente a Gubbio partendo da Assisi, nessun autobus copre questa tratta; quindi si parte dalla città Serafica, si arriva a piazza Partigiani a Perugia, da lì si riparte con un nuovo autobus per arrivare a Gubbio.
Viceversa per il ritorno.
Dunque 47 km sofferti (considerata anche la tortuosa amenità del tragitto) per quei pellegrini e turisti che volessero visitare le due città umbre simbolo del Francescanesimo.
Ed anche per il Giubileo della Misericordia che vede Assisi seconda tappa giubilare dopo ovviamente la Capitale, i servizi non saranno implementati a favore né dei pellegrini né del rilancio turistico di questa parte di Umbria.
Nulla è previsto in tal senso in chiave “viabilità per il Giubileo”, da Palazzo Donini come conferma l'accordo tra Regione, Busitalia e Trenitalia, che attivano “collegamenti più rapidi e frequenti sui principali assi della mobilità regionale, con maggiore integrazione fra treni e bus, per rispondere al meglio alle esigenze connesse al Giubileo col potenziamento dei servizi per pendolari e turisti che li renda competitivi rispetto all’uso dell’auto privata”.
Già da questa settimana ci saranno più bus e treni sul corridoio Magione-Perugia-Assisi-Foligno, con 4 corse autobus in più al giorno tra Foligno e Spoleto e 2 tra Terni, Orte ed Orvieto, maggiori collegamenti anche sulla Terni-Todi-Perugia, e potenziati i servizi bus di collegamento e distribuzione urbana ed extraurbana nelle stazioni di Assisi, Perugia, Foligno e Magione.
Il servizio ferroviario dal 13 dicembre offrirà 6 nuovi treni (4 collegamenti Foligno – Assisi – Perugia e 2 collegamenti Foligno – Assisi – Perugia – Magione).

Completamente dimenticata invece la zona dell'Alto Chiascio, come anche dell'Alto Tevere, del tutto ignorata l'ipotetica e non proprio peregrina ipotesi di un asse diretto Assisi-Gubbio. Se non altro per dare seguito ad un accordo istituzionale (di cui la Regione non può non sapere) e per rispondere concretamente a chi da tempo (nel mio caso, da anni) si attende una reale valorizzazione del Sentiero Francescano coperto dal Poverello forse unico in Italia potenzialmente capace di competere, per simbologia, a quello di Santiago de Compostela.
Gubbio abbraccia la chiesetta nella quale Francesco ha realizzato concretamente la conversione abbandonando i beni materiali per la povertà.
Niente, tutto sembra dimenticato o sconosciuto a chi decide da Perugia come veicolare e far transitare il pellegrino-turista.
Occasione persa per Gubbio dunque per agganciare la sfida del Giubileo. Non è infatti facile arrivare a Gubbio se non si è muniti di autovettura.
Per chi da Roma vuole giungere a Gubbio con l'autobus della linea Sulga: unico bus giornaliero quello che parte dalla stazione Tiburtina alle 16 con arrivo alle 19, 18 euro il costo e cambio a Ponte San Giovanni.
La partenza alle 5.50 da piazza 40 martiri con arrivo nella capotale alle 9.
Per chi sceglie il treno per lasciare Assisi o Roma ed arrivare a Gubbio, sulla direttrice Roma- Ancona, ci sono alcuni autobus di linea ad aspettarli fuori dalla stazione: ma in alcuni casi l'attesa è anche di due ore.
Magra consolazione constatare che Gubbio sia una della città scelte per l'installazione di una colonnina per la ricarica delle autovetture elettriche, città inserita nel percorso voluta dalla Regione negli ultimi mesi in tutto il territorio.

Il problema resta quello di portarci i pellegrini e far in modo che si fermino almeno per due giorni. E il Giubileo rischia di rivelarsi da queste parti un'altra occasione persa...

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